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“Salvatore Catania”

Poeta e scrittore catanese

La mia Biografia

Salvatore Catania poeta scrittore catanese





Salvatore Catania nasce a Catania il 27 Ottobre del 1960.

Primogenito di una modesta famiglia, venne abbandonato all’età di 8 anni dalla sua stessa madre e poi diviso dal fratellino e dalla sorella maggiore.

Dalla stessa madre e dall’uomo che rovinò la sua famiglia, fu portato di forza in un collegio di Salesiani nei pressi di San Cristoforo, uno dei quartieri più malfamati della sua stessa città.

Un giorno, stanco di attendere invano la visita dei suoi cari, con le lacrime e la disperazione negli occhi, prese un lenzuolo e decise di fuggire dal secondo piano del collegio di Padre Santo per ritornare a casa dalla sua famiglia. Quando arrivò vide che non c’era più nessuno, solo una vicina di casa di nome Ninetta che lo accolse a braccia aperte e fino all’età di 9 anni lo fece crescere insieme ai suoi due figli come se fosse il loro fratellino, dandogli la possibilità di vedere suo padre poiché anch’esso fu accolto nella famiglia.

Dopo un anno, Salvatore iniziò a lavorare come fruttivendolo per conto del marito di Ninetta, ben presto dovette adattarsi alla vita di strada ed ebbe il rispetto di molti, perché vedevano nei suoi occhi color acquamarina, un ragazzino forte malgrado le sofferenze legate all’abbandono della madre.

Il banco di frutta presso cui lavorava era tra i più grandi del porto di Catania e si trovava vicino ad una splendida spiaggia chiamata Playa. La clientela era molta e non era formata solo dalla gente del posto ma anche da molti camionisti del nord Italia che, passando per quelle zone, venivano attirati dal modo di vendere di Salvatore e dai colori della frutta fresca che egli vendeva, facendo così grandi carichi di arance, mandarini e carciofi.

Salvatore vendeva frutta anche di notte, era costretto a stare sempre lì e dormiva sotto un bancone di legno, vicino ad un focolaio da lui stesso utilizzato per arrostire centinaia di carciofi e chili castagne che vendeva ai passanti.

All’alba, appena sveglio, si lavava con l’acqua della fontanella che stava all’angolo della strada, tra il marciapiede e il banco di frutta e prima di iniziare a lavorare donava una carezza al suo leone, che era il suo unico amico.

All’età di 15 anni morì suo padre, e per qualche anno ne conseguì una vita sbandata carica di sofferenze.

A 23 anni si trasferì a Roma dove conobbe una splendida ragazza dagli occhi verdi e capelli dorati con la quale si sposò ed insieme ebbero una figlia. Questo fu l’inizio di una vita nuova e felice.

Oggi, Salvatore, è proprietario di una bellissima campagna dove si diletta e passa le sue giornate a contatto con la natura, ammirandone ogni piccola sfumatura e prendendone ispirazione per le sue poesie.